Descrizione
Il paese di Monteleone di Spoleto è inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più gradevoli ed incontaminati dell’intero Appennino Centrale, il Parco Naturale del Coscerno-Aspra, caratterizzato da imponenti rilievi montuosi ricoperti da boschi di faggi e di roverelle intervallati da ampi pascoli e piccoli campi oggi, come migliaia di anni fa, destinati alla coltivazione del Farro, a cui oggi è stata riconosciuta la D.O.P.
La posizione di confine del paese, collocato alla confluenza di antichissime ed importanti vie di comunicazione provenienti da nord (Norcia), da ovest (Spoleto), da sud (Leonessa) e da est (la Salaria, Valle del Tronto) gli valse l’appellativo di Leone degli Appennini, per il suo manifestarsi al viaggiatore come un castello cinto da mura e torri.
Delle passate epoche di guerre ed assedi rimangono numerose testimonianze, di cui la più celebre è la Biga del sec.VI a.c., qui ritrovata ai primi del Novecento, e della quale si conserva una splendida copia, opera della bottega del Manzù, mentre l’originale è oggi esposta al MET di New York.
Nel 1652, alla conclusione di una Missione predicata dal cappuccino Padre Serafino di Castel Sant’Angelo, fu decisa la costruzione della Chiesa de la Croce per includervi una grande croce già esistente, all’aperto, in quel luogo. La chiesa de la Croce appartenne sempre alla parrocchia di San Nicola. Ultimamente risulta proprietà del Consorzio dei Possidenti. Nel 1976, per interessamento del Card. Egidio Vannozzi, è stata restaurata. Si trova al centro della pineta.
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