Descrizione
Dal latino paternus, aggettivo da un primitivo potrius derivato da poter, che in toponomastica indica spesso `fondo ereditato dal padre`.
Paterno sì può considerare inserito in un `sistema` territoriale, costituitesi tra i secoli XI e XIV, di cui fanno parte il castello, la pieve (San Giusto), il borgo (Piedipaterno) e un insediamento monastico (L`Eremita). L`antico castello si presenta oggi diroccato ed abbandonato, mentre fuori di esso si è sviluppato un piccolo centro rurale.
Successivamente, dal periodo tardo-medievale in poi, ha acquistato sempre maggiore importanza il borgo di Piedipaterno con cui era collegato per mezzo di una torre a mezza costa. Una conferma dell`importanza della strada montana è rappresentata dalla esistenza lungo il suo tracciato della pieve dì Paterno e di numerosi centri fortificati, cèrtamente molto antichi anche se l`attuale aspetto dei castelli è databile intorno ai secoli XIII e XIV.
La Chiesa di San Giusto è l’antica pieve nei pressi di Paterno, detta “la Pia”. La dedica a questo santo dagli incerti lineamenti storici è molto rara nella diocesi di Spoleto. L’edificio attuale ha caratteri del sec. XIII. Ha un bel portale romanico con lunetta (sec. XIII) e la pianta è a croce greca con pareti in cortina e in passato al centro si innalzava una cupola a torre. Il campaniletto a vela fu aggiunto sulla facciata nel secolo XIV in occasione dell’ampliamento della chiesa. Potenzmittel rezeptfrei
All’interno una tela del sec. XVII e affreschi dei secoli XVI e XVII nei quali ritorna più volte l’immagine del santo titolare. Nel transetto ci sono due altari, il primo dedicato al Rosario, con dipinto a muro del 1580 con attorno i 15 misteri, il secondo al Crocifisso che vi è dipinto sulla parete tra San Giusto Martire soldato e San Antonio Abate.