Descrizione
La Valle di Maltignano si innesta nella Valle del fiume Corno, con una spianata di depositi fluvio-lacustri, alle porte di Cascia.
Da qui è possibile risalirla completamente fino ai piedi di Monte Alvagnano, a poca distanza da Civita. Presenta una fisionomia nettamente differenziata: il tratto finale, da Maltignano a Cascia, è ampio e pianeggiante, ben livellato da depositi fluviali e lacustri; il toponimo Padule ricorda recenti situazioni di impaludamento e ristagno delle acque, con ambienti conseguenti, ormai definitivamente cancellati. I versanti sono in dolce pendenza, l`accesso relativamente angusto non farebbe supporre l`esistenza di questa cospicua pianura.
L`antica vegetazione forestale è stata dissodata fino ai versanti dei rilievi; attualmente la Valle di Maltignano, in questo ultimo tratto, è una vasta distesa dì prati, campi, pascoli, erbai, punteggiata da mandorli e querce, con boschetti sui margini più elevati. Filari di querce secolari, stradette cintate da siepi di biancospino, pruno e acero campestre, densi querceti che incorniciano la piana sulle falde del rilievo, completano il paesaggio; Le averle, i tordi, le quaglie, le starne, le lepri popolano questo ambiente ottimale; la Gazza, il variopinto corvìde bianco, nero e iridescente dalla lunghissima coda, trova qui uno dei pochissimi habitat del comprensorio. Il Cinghiale nella stagione propizia scende di notte, dai massicci boscosi circostanti, a pascolare nella Valle di Maltignano.
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