Descrizione
La piccola Chiesa di Santo Spes conserva nel nome la memoria di uno dei primi eremiti che intorno al V secolo si insediarono nell`attuale territorio compreso fra Norcia e Preci.
S. Gregorio Magno, nei "Dialogorum" (VI secolo), si riferisce a quest`area parlando di "Antica Tebaide Umbra" ad indicare la diffusa presenza di asceti ed anacoreti. Egli racconta che il padre venerando Spes fondò, intorno al 450, un monastero a Cample, vicino Norcia. Intorno al monastero sorsero in seguito altri cenobi e, sebbene il termine usato da S. Gregorio per quei ricoveri fosse «monasterum», dobbiamo pensare a povere capanne, di modestissime proporzioni, spesso semplici cavità scavate nella roccia, in cui i penitenti vivevano in assoluta povertà, meditazione e preghiera.
Alla morte di Spes, un suo discepolo, Eutizio, assunse la guida del cenobio: lo stile di vita di questi monaci presentava molte affinità con la Regola di San Benedetto, in seguito accolta dai monaci eutiziani.
La Chiesa di Santo Spes è la più antica della frazione di Castelvecchio documentata in una bolla vescovile del 1350. Aveva due altari dedicati al Santo e alla Madonna del Rosario. Della struttura romanica restano la piccola abside e una monofora. Sulla parete sinistra è murato un frammento di architrave marmoreo raffigurante un grifo che fuoriesce da un cespo d`acanto, databile al sec. I d. C.