Descrizione
La Valle Canatra si tratta di un luogo poco conosciuto dal turismo, incantato dal vicino Altopiano di Castelluccio e dal Monte Vettore ben più famosi; ma i caratteri di grande interesse paesaggistico e ambientale di Valle Canatra, in compenso, sono noti agli amanti delle montagne.
Nel tratto iniziale (m 1700 circa), la testata di valle, incisa da diverse vallette e fossi, è ripida ma interamente coperta dalla foresta; scendendo verso monte, fino a quota 1.367, i versanti sono ancora ripidi e incisi, il fondovalle stretto, anche se già sulla sottile fascia alluvionale sono state ricavate e mantenute attive colture di vario genere. Da quota 1367 fino a Pian Perduto, Valle Canatra si fa ampia, pur mantenendo i versanti molto acclivi, e pianeggiante; l`esteso fondovalle è occupato da varie colture: erbai, prati falciabili, campi di segale e orzo, lenticchia. La diversificazione vegetazionale dei versanti rimane costante: pascolo naturale su Monte Lieto, bosco di faggio sulle pendici di Monte Veletta - Roggio di Croce.
Valle Canatra presenta una estesa foresta di faggio che forma un grande blocco ininterrotto, dal fondovalle fino a circa m 1.600 di quota e comprendente la testata di valle. La qualità e l`interesse ambientali, paesaggistici e culturali di tutta la valle, con il suo insieme armonioso di foresta, pascoli e colture, sono senza dubbio elevatissimi; in giugno-luglio le fioriture e il verde cupo dei boschi assumono un aspetto suggestivo. Esistono due sorgenti perenni, con abbeveratoi per il bestiame, una all`imbocco della valle, al piede di M. Lieto, l`altra nel punto dove si stringe la valle, dopo la estensione a colture.
La fauna, grazie alle notevoli integrità e produttività ambientali, è notevole. Nelle aree a coltura e nei pascoli nidificano la Quaglia, la Starna (autoctona e non di ripopolamento), l`Allodola; nei boschi il Colombaccio (ormai raro ovunque come nidificante), 1-2 coppie di Sparviero, il Rigogolo, la Tordela, il Cuculo, il Picchio verde, le tre specie di Picchio rosso (minore, mezzano e maggiore), una coppia di Poiane, il rarissimo Astore trova in questa valle uno degli ultimi territori umbri di riproduzione, l`Aquila reale frequenta spesso i pascoli cacuminali; la Coturnice, rara e perseguitata, sopravvive sui pascoli degradati e nei canaloni, specialmente di Monte Lieto. Anche la rarissima Martora è presente nelle faggete di Valle Canatra, così come il Gatto selvatico, che specialmente dalla primavera all`autunno si sposta dalle quote più basse per accedere ai territori di caccia di Valle Canatra, ricchissimi di arvicole e topi selvatici. Frequente la Lepre. Valle Canatra e Macchia Cavaliere sono tradizionalmente considerate dai locali, come le due principali sedi di riproduzione del Lupo.
Valle Canatra è ancora un territorio intatto e di gran pregio, la conservazione di questo ambiente dipende dalla consapevole esaltazione delle sue naturali risorse, vi preghiamo di scoprilo e di rispettarlo.
Per una scoperta consapevole ed ecologicamente sostenibile, il Servizio Turistico della Valnerina vi invita ad avvalervi delle locali guide e delle guide del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.