Descrizione
L’uso irriguo dei corsi d’acqua diede origine nelle Marcite di Norcia a un sistema idraulico che favorì la realizzazione di una serie di mulini.
Si tratta di piccoli impianti dislocati lungo i canali e somiglianti, per ragioni difensive, a delle fortezze. D`altra parte la struttura fortificata era caratteristica di tutte quelle costruzioni fuori dalle mura difensive dei borghi.
I Mulini delle Marcite sono del tipo orizzontale, che è il tipo di mulino più rudimentale e antico, costituito da una ruota motrice orizzontale, a pale o a cucchiai (situata in un vano seminterrato all`interno del mulino), con l’albero verticale che attraversa la macina e trasmette direttamente il moto alla macina superiore. Attraverso una serie di opere di intercettazione e di derivazione l’acqua viene fatta convogliare in una vasca di raccolta, che ha la funzione di creare energia idraulica quando la portata del torrente non è sufficiente a farlo.
Sin dall’antichità la pratica irrigua era disciplinata da norme e negli statuti del Comune di Norcia, stampati nel 1570, vi sono anche delle norme che regolavano l’attività molitoria. Nelle marcite si contano otto mulini, oggi completamente recuperati grazie all`intervento della Comunità Montana della Valnerina.