Descrizione
Originariamente insediamento eremitico, Castel San Felice fu realizzato a guardia del vicino ponte sul Nera. Il borgo conserva ancora oggi la struttura medievale e la forma ellittica, dovuta alla sua collocazione sulla cima del colle, attraversata da antiche vie e ripide scale tipiche dell’architettura del tempo.
L`impianto urbano di Castel San Felice è tipico dei castelli arroccati sulla sommità di un colle e cioè strade anulari concentriche intersecate da radiali molto ripidi. La zona, formatasi su cumuli di detriti e pertanto geologicamente definibile un “terrazzo fluviale”, fu sicuramente habitat paleolitico.
Nell`VIII sec. a.C. fu sede di una tribù di Naharci, sabini avversi agli Umbri. In una piccola cavità sulla sinistra del ponte, verso il 1960, furono rinvenuti nel corso di incursioni clandestine materiali villanoviani. All`interno dell`Abbazia dei Santi Felice e Mauro sono conservate due epigrafi funerarie romane; quella di un Honoratus è di età paleocristiana
La successiva storia di Castel San Felice si può schematizzare in tre fasi: la prima di carattere eremitico, come ancora ricordano le grotte nei pressi del fiume; la seconda, si identifica con la Chiesa di S. Felice di Narco, ma il primo insediamento fu, forse, un monastero edificato nel sec. VI da Mauro di Siria e dedicato al figlio Felice; la fase successiva è costituita dal castello come denuncia anche la sua stessa denominazione, derivante dalla vicina Chiesa.
Al di sotto del castello, un ampio prato ospita l’Abbazia dei Santi Felice e Mauro, immersa nel verde umbro della Valnerina è un luogo da non perdere per il suo valore spirituale ed artistico. nolvadex 20mg online https://www.ramblers.it/newsqwe/?tamoxifene-20-mg.html