Descrizione
Castelluccio è un suggestivo castello alle falde del Monte Vettore, che si erge a dominio del Pian Grande a quota molto alta (1492 m).
Un tempo castello dipendente da Norcia oggi lega la sua fama all`eccezionale contesto paesaggistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, meta degli amanti della natura e delle leggende. Esistono indizi che fanno pensare ad una fase di antropizzazione romana della zona (comprensiva di tutti e tre gli altopiani del territorio di Castelluccio: Pian Grande, Pian Piccolo e Pian perduto). Questa è legata alla floridezza economica dell`antica Nursia, che traeva dall`allevamento degli ovini e dalla transumanza il massimo sostentamento.
La presenza dell`uomo sulle ampie distese pascolive ai piedi del Monte Vettore da fenomeno stagionale diventò stanziale e, come conseguenza immediata, comportò gradatamente la distruzione del faggeto che ricopriva tutte le alture e lo stesso Pian Grande.
Dopo una prima fase longobarda, che impose all`intero territorio non solo una potestà militare e politica ma anche linguistica, il Comune di Norcia, nel momento del suo maggior vigore espansionistico, si preoccupò di munire e fortificare la plaga orientale del suo territorio, particolarmente esposta alle pressioni dei Comuni limitrofi, alle razzie dei predoni e ai passaggi di soldataglie.
Prima di chiamarsi Castelluccio, il centro alpestre ebbe due nomi successivamente abbandonati: Castello dei Senàri e Castel di Monte Precino. Castelluccio fu voluto e nacque come presidio dei confini e dei pascoli comunali oltre che delle vie che vi mettevano capo a partire dalle valli del Tronto e del Nera.
Cinque vie partivano dal castello di Castelluccio raccogliendosi in due fasci principali ad est e ad ovest delle mura; questo reticolo viario ricalca una viabilità senza dubbio molto antica, rimasta in uso fino all`avvento delle nuove strade. L`andamento delle mura mostra una forma trapezoidale pressoché regolare, con i due lati est ed ovest rettilinei e con i due nord e sud un po` convessi a motivo delle condizioni orografiche. La cinta muraria era merlata ed aveva due porte d`accesso, una ad ovest (la principale) ed una ad est (Porta Ascolana); quella ad ovest era provvista di una torre con caditoie.orologi replica Le residenze si raggruppano al centro, mentre le stalle all`esterno si estendono linearmente racchiudendo l`abitato. Nonostante interventi recenti di rinnovamento edilizio, conserva in generale i caratteri originari. Una voce importante dell`economia della zona è rappresentata dalla coltivazione delle lenticchie.
Nei mesi estivi, dopo la laboriosa operazione della raccolta che deve essere necessariamente compiuta a mano, si vedono per le vie di Castelluccio le caratteristiche distese dei legumi posti ad asciugare al sole e all`aria sopra teli di juta. Un piatto a base di lenticchie, il cui aspetto ricorda quello di piccole monete, viene preparato con intenti propiziatori l`ultimo giorno dell`anno.
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Un anno a Castelluccio>>>
Castelluccio di Norcia, tra cielo e terra>>>