Descrizione
Poggioprimocaso fu un importante castello medievale (ghibellino) del territorio di Cascia, composto originariamente da due nuclei distinti, “Colle Curioso” e “Spinacresce”, ai quali si aggiunse nel sec. XVI quello di “Piè la Villa”.
Quest`ultimo come si può intuire dal nome, è la continuazione a valle del nucleo centrale, disteso sul pendio del colle che degrada verso il sottostante fosso di Paterno.
Il nucleo centrale, Spinacresce, è attualmente costituito da case sparse originariamente racchiuse da mura ancora ben visibili nella parte più bassa, ove esiste anche una torre un tempo imponente, ora molto ridotta nella sua primitiva altezza.
Colle Curioso, infine, è un raggruppamento di case adibite ai piani terra a ricovero per il bestiame.
La tipologia di questo centro, probabilmente sviluppatasi in epoca medievale,è formata proprio da un nucleo centrale, Spinacresce, che evidentemente era l`originario castello cinto da mura con cassero, dal nucleo a valle, il borgo, sviluppatosi lungo la strada per Giappiedi, e dal nucleo a monte, non è usuale, e sembra il prodotto di una consapevole organizzazione.
Sono individuabili almeno due percorsi principali che corrispondono a due fasi storiche diverse attestate nell`abitato. Romano è infatti il tracciato che, attraversando Atri e proseguendo per Giappiedi e Poggioprimocaso, superava Forca Vespia prima di ridiscendere sulla valle del Nera.
Quello altomedievale invece è riferibile alla strada che, all`altezza di Giappiedi e Poggioprimocaso, piega sulla sinistra, supera la Chiesa di S. Fortunato e, giunto a Rocchetta, scende rapidamente verso Ponte.
Fu curtis nel 996 e feudo del duca di Spoleto Corrado Urslingen nel 1190; cuore di movimentati episodi nel sec. XIV, si ribellò a Cascia nel 1527 e passò a Spoleto (che vi nominò un podestà).
Dopo il terremoto del 1964 che provocò ingenti danni, sono stati costruiti alcuni edifici e la nuova Chiesa di San Fortunato (nel 1969) a pianta esagonale dove sono state portate alcune opere: tele del Seicento, croce astile del XVI secolo, Madonna con Bambino lignea del XIII secolo e un ciborio del Cinquecento. Nella vecchia chiesa di San Fortunato, (posta poco fuori dal paese ai piedi del Monte Maggio), gli interni sono ricoperti da affreschi del XV - XVI secolo tra i quali: Arrivo di Sisinio Poli a Poggioprimocaso con la reliquia di San Fortunato, opera di Guidubaldo Abbatini o Salvi Castellucci del 1654 circa, a destra, e Gesù sulla via del Calvario tavola centinata del XVI secolo di gusto abruzzese.