Descrizione
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini (ca. 70.000 ettari di estensione) sorge nel Regno della mitica Sibilla, da cui prende il nome l’imponente catena montuosa che con il Monte Vettore raggiunge i 2.476 m. Ciascun viaggiatore può scegliere il proprio percorso per scoprire questo luogo. La magia, la natura, la storia, il folklore e la gastronomia sono soltanto alcune delle proposte di visita che è possibile trovare qui.
Per gli amanti della natura e del paesaggio sono disponibili i sentieri, studiati sia per i più esperti che per le famiglie, fra cui il Grande Anello dei Sibillini, che possono essere percorsi a piedi, a cavallo o in mountain bike. Dalla primavera all’autunno la rete dei sentieri del parco offre la possibilità di esplorare la natura incontaminata e trascorrere un periodo di rigenerazione fra abbazie e borghi incastellati. In inverno, invece, tante le possibilità di praticare sport: sci di fondo, snow-kite, passeggiate con le ciaspole, e perché no? Provare a costruire un igloo.
Gli appassionati di racconti e miti sono i benvenuti nella terra della Sibilla, di Fate e negromanti, di semplici contadini e coraggiosi condottieri. Fra le numerose leggende del Parco Nazionale dei Monti Sibillini la più famosa è quella della Sibilla che trovò rifugio in un antro all’interno del monte omonimo. Qui nel Medioevo giungevano maghi e streghe da tutta Europa per ottenere i loro poteri, ma anche tanti scrittori che raccontarono il fascino dei luoghi, come Andrea da Barberino, autore del Guerrin Meschino, in cui narrò le vicende di un giovane condottiero alla ricerca delle proprie origini, oltre ad Antoine de la Salle e l’Hemerlin. Terribile la leggenda del Lago di Pilato, che prende il nome dal celebre procuratore romano, il cui corpo fu trascinato da bufali inferociti in questo lago.
Per coloro che vanno alla ricerca del bello e dell’arte il Parco Nazionale dei Monti Sibillini offre un territorio ricco di castelli, antichissime città e imponenti abbazie. Norcia, nota per aver dato i natali a San Benedetto, è il cuore di questo percorso con la sua magnifica piazza, con i suoi palazzi gentilizi, la fiera Castellina e soprattutto un paesaggio fra i meglio conservati dell’Umbria, a cominciare dal Piano di Santa Scolastica e, risalendo fino a quota 1400 m., dal suggestivo Altopiano di Castelluccio.
Spostandosi da Norcia verso la forca di Ancarano si apre la Valle del Campiano, che arriva sino a Preci, l’occhio attento scoprirà splendide pievi medievali riccamente affrescate, borghi fortificati di difesa, e, da non perdere, la potente Abbazia di SantEutizio, fondata nel V secolo e divenuta famosa per la scuola chirurgica dei medici preciani.
E per finire per i più golosi consigliamo di assaporare prodotti tipici come la Lenticchia di Castelluccio, i prodtti della norcineria, il Prosciutto I.G.P. ed il pecorino.