Descrizione
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Monteleone di Spoleto, antico castello di poggio rolex replica situato ad un’altezza di 978 m. s.l.m., è tra i borghi più belli e caratteristici della Valnerina. Nei secoli, grazie alla sua posizione, ha guadagnato l’appellativo di “Leone degli Appennini”. Il suo territorio è inserito in uno degli angoli naturalistici e paesaggistici più gradevoli ed incontaminati dell`Appennino Centrale, l`Oasi Naturalistica dei monti Coscerno ed Aspra, caratterizzato da imponenti rilievi montuosi ricoperti da boschi di faggi e di roverelle, intervallati da ampi pascoli e piccoli campi oggi, come migliaia di anni fa, destinati alla coltivazione del Farro, a cui oggi è stata riconosciuta la D.O.P.
Anticamente Rocca di Brufa, Monteleone di Spoleto, fu edificata nell’880 dal conte romano Attone, figlio di Lupone, signore di Arrone nella Valnerina ternana.
Dal punto di vista insediativo, il territorio conta quattro nuclei abitati: Ruscio, Rescia, Trivio e Butino. Tali insediamenti sono legati principalmente all’attività agricola e pastorale, ed in passato furono sede di celebri attività industriali, come le miniere di lignite di Ruscio e di ferro, dalle quali, secondo la tradizione, fu estratta la materia prima per i cancelli del Patnheon a Roma.
La passata importanza economica, oltre che militare, spiega la sua posizione di confine collocata alla confluenza di antichissime e strategiche vie di comunicazione provenienti verso nord da Norcia, verso ovest da Spoleto, verso sud da Leonessa e ad est dalla Via Salaria, Valle del Tronto. Lungo il suo confine, inoltre, passava la frontiera tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, fino al 1860. Di tale confine rimane memoria nei cippi posti lungo le cordonate antistanti la Porta dell’Orologio.
Il Castello, cinto da solide mura, torri di vedetta e porte, conserva al suo interno la tipica urbanistica medievale e rinascimentale con palazzi gentilizi, case e Chiese che si affacciano su vicoli e piazzette. Il centro è costituito da due parti distinte: nella parte alta del paese, il nucleo originario di epoca alto-medievale; nella parte più bassa il borgo realizzato nel XV-XVI e XVII secolo. Tra le residenze gentilizie si segnalano Palazzo Congiunti e Palazzo Bernabei, realizzato lungo il corso principale del paese.
La roccia locale, bianca e rossa, rende la sua architettura unica. Oltre alle mura di cinta, sono di pietra la Torre dell’Orologio, le Chiese, le abitazioni, portali ed archi. Varcate le mura è possibile scoprire, attraverso piacevoli percorsi, altre importanti ricchezze storiche ed artistiche come la Chiesa di San Francesco del XIII secolo, che ospita al suo interno importanti affreschi, tele, dipinti, sculture lignee ed altre preziose opere. Di notevole importanza sono inoltre la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa di Santa Maria de Equo, sulla via che conduce a Trivio, piccolo borgo nei pressi di Monteleone di Spoleto.
Delle passate epoche di guerre ed assedi rimangono numerose testimonianze, di cui la più celebre è la Biga del sec.VI a.c., qui ritrovata ai primi del Novecento, e della quale si conserva nel museo all’interno della Chiesa di San Francesco, una splendida copia, opera della bottega del Manzù, mentre l’originale è oggi esposta al MET di New York.
Le antiche tradizioni rurali, il ricco calendario di eventi e manifestazioni, i percorsi a piedi, a cavallo ed in bicicletta, la genuinità dei prodotti della terra, specie del suo Farro D.O.P, sono la garanzia per trascorrere giornate serene in Valnerina.
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